Domenica 24 novembre 2013
Condivido il mio commento dopo avere assistito, questa volta da spettatrice, allo spettacolo
Incroci dei "colleghi" mixco, con cui tante volte siamo andati in scena insieme. L'atmosfera nella quale mi sono sentita immersa ha fatto fluire queste parole:
Un florilegio triste
Luci fredde e scenografie all'osso,
attrici e attori in nero con qualche lampo di colore, pacato.
Nel gioco di incroci e di incontri mancati
dominano il vuoto, i rumori sottili, le nebbie, l'umido.
Si intravede del metallo.
E' lunare o marziano
questo non luogo (dell'anima?) dove gli incontri ci sono stati
oppure si attendono, ma non sono.
Una risata o un singhiozzo...?
Una musa dalle dita sottili
ha raccolto a corolla questi corti,
mescolando ironia al calore.
Il volteggio dell'attesa
ci solleva in aria,
ancora una volta sospesi.
[Giuliana Rubbia]