Quiz teatrale
Fai ordine tra i versi.
Trascinali nella giusta poesia... e verifica il risultato.
Le poesie di oggi sono di Giacomo Leopardi
Canto XII - L'infinito - Composto nella natìa Recanati nel 1819, in endecasillabi sciolti, è una delle poesie più celebri del Leopardi.
Canto XIV - Alla luna - L'idillio, in endecasillabi sciolti, si apre con un'invocazione alla luna, che per Leopardi costituisce una preziosa confidente delle sue angosce, nonostante la distanza che separa lui e l'astro.
Canto XX - Il Risorgimento - Scritto nel 1828, Leopardi lo pubblicò nella prima edizione de "I Canti" del 1831 quando sentì risorgere in sé la rinascita della poesia con il conseguente sentirsi rivivere alla vita dopo sei anni di aridità poetica. In questi sei anni di prosa (1822 - 1828), comunque scrisse "Le Operette Morali" (una prima parte più corposa nel 1824 e altre due operette nel 1827) e buona parte delle riflessioni filosofiche e filologiche dello "Zibaldone".
Canto XXIII - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia - La luna, un pastore, il suo gregge: riflessioni notturne. Forse l'ispirazione potrebbe essere nata dalla lettura di un articolo del barone di Meyendorff dove si descrive l'abitudine dei pastori nomadi kirghisi di intonare malinconici canti contemplando la luna.
Metti ordine tra i versi.
Clicca sul frammento di poesia e trascinalo nel riquadro accanto al titolo della poesia di cui fa parte.
- Meco ritorna a vivere / La piaggia, il bosco, il monte; / Parla al mio core il fonte, /Meco favella il mar.
- Ma sedendo e mirando, interminati / Spazi di là da quella, e sovrumani / Silenzi, e profondissima quiete
- Che fa l'aria infinita, e quel profondo / Infinito Seren? che vuol dir questa / Solitudine immensa? ed io che sono?
- O graziosa luna, io mi rammento / Che, or volge l'anno, sovra questo colle / Io venia pien d'angoscia a rimirarti
Canto XX - Il Risorgimento
Canto XXIII - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia